
Facciamo un salto negli anni '80
Negli anni dell'oro, quando le “aperture” dei locali erano salutate come grandi eventi, la fila di macchine iniziava al casello dell'autostrada e moriva direttamente nel parcheggio della discoteca Melody Mecca che a quel tempo era un salone espositivo do squaloni, diana 2cv, furgoncini, e tanto altro. Erano gli anni ottanta e la musica afro, capace di mixare sonoritaÌ€ cosiÌ€ diverse tra loro, stava esplodendo anche sulla riviera romagnola, portandosi dietro tutto il suo folklore fatto di larghi camicioni colorati, spadrillas ai piedi e capelli stile Bob Marley. La discoteca nacque nel 1980, in particolare venne inaugurata la notte di San Lorenzo, il 10 Agosto di quell’anno. Il suo nome, che evoca l’Oriente, vuole identificare il tipo di musica alternativa di cui la Mecca all’epoca era un vero e proprio punto di riferimento,grazie anche a disk-jockey coinvolgenti come Pery, Meo, Fary e Mauro Berretti, detto l'Ebreo. Una discoteca alternativa, con musica orientale: un mix tra afro, rock e funky. La Mecca divenne un mito per i giovani che erano disposti a percorrere tanti chilometri, anche in vespa (decorata con gli adesivi della discoteca stessa), per raggiungere “Il Tempio della Musica Afro”. L’aspetto del locale, in gran parte aperto, ricalcava coerentemente un’atmosfera orientaleggiante: la struttura metallica sottile e le coperture leggere in pvc a strisce bianche e giallo-oro ad evocare tende berbere, e, al di sotto, archi e cupole da giardini esotici. La prima chiusura del locale avvenne nel 1989.
Dal 2000 è in stato di abbandono.

